Filetto Stroganov


Da quando sono in terra d'Olanda, i miei ritmi italiani riguardo al mangiare sono molto cambiati.
Tanto per cominciare, qui è abitudine fare colazione, per esempio, con pane sia salato che dolce (con le uvette), oppure con "ontbijtkoek"= letteralmente, dolce della colazione, preparato con farina di segale e svariate spezie come la cannella, lo zenzero, noce moscata, etc. accompagnati da formaggio, marmellate, frutta fresca, "pindakaas" = burro di noccioline, yogurth, muesli, latte, tè, caffè o succo d'arancia a seconda dei gusti. E i biscotti ??? Non ci sono, non a colazione :( . Ma io faccio parecchie eccezioni alla regola :D . Nonostante la varietà, non si tratta di una colazione continentale all'inglese, sicuramente, però, è più abbondante di quella a cui ero abituata io.
Proseguendo la giornata, intorno alle 12.00-13.00, non è usanza mangiare un pasto caldo, ma solo qualche "boterham"= tramezzino, con un pò di frutta o yogurth.
Il pasto caldo arriva generalmente verso le 18.00 e, nelle case delle persone più anziane, addirittura intorno alle 17.00 !!! E qui la fermata è d'obbligo. Infatti, anche se mi sono adattata al discorso pranzo senza particolari problemi, la storia di sedersi a tavola alle 18.00 per mangiare, non è proprio recepita dal mio cervello che, al sol pensiero, puntualmente mi risponde: "EHHHH?????? Ehm. . . io. . . io non capire. . . io italiano, non parlare olandese, iù spic italiàn?" :D . Pertanto, qui a casa mia mangiamo in orari diciamo più mediterranei, intorno le 19.30-20.00 e talvolta anche le 21.00, in stile profondo Sud! :D .
Tradizionalmente il pasto si compone di una zuppa, seguita da carne o pesce accompagnati da verdure o patate. Molto comune è anche un piatto unico sempre a base di carne o pesce e verdure, spesso preparato nel wok o in forno. Altre volte, invece, vengono propinate delle combinazioni, che noi italiani potremmo definire culinariamente "blasfeme" :D , tipo pasta servita con insalata! :| . Ma non mancheranno certo le occasioni per parlarvi più approfonditamente di questo argomento e per proporre qualche delizioso piatto tipico.
Dopo questo intermezzo "pane e tulipani" (n.d.r.), passo al cuore del post di oggi.
Non me ne vogliano i vegetariani e i vegani, ma avevo proprio voglia di carne e, nella mia testa, a questa richiesta, dalla sala comandi hanno visualizzato immediatamente la diapositiva di qualcosa che mi piace molto: Beef Stroganov = Manzo Stroganov = Filetto Stroganov che chiamar si voglia.
Si tratta di un piatto di origine russa attribuito ad uno chef che lavorava appunto per il generale Pavel Alexandrovich Stroganov. Gli ingredienti fondamentali sono carne di manzo, cipolle, funghi e crème fraîche (panna acida). Naturalmente, come per tutte le cose famose, le variazioni sulla ricetta originale non si contano: alcune ricette non prevedono la paprica, in altre la carne viene infarinata prima di essere rosolata, in altre ancora si aggiungono i pomodori.
E' ottimo come piatto unico, specialmente se servito, così come vuole la tradizione, con riso bollito o, in alternativa, con patate tagliate a bastoncini spessi e fritte.
Io ho scoperto questa ricetta
un anno fa circa, guardando un programma di cucina della BBC, che si chiamava Food Heroes, condotto dallo chef Rick Stein e, da allora, è entrata a far parte del mio table d'hôte menu. Va detto, comunque, che alla ricetta originale di Stein, ho apportato di volta in volta delle piccole modifiche alle quantità.
Ah dimenticavo! Siccome non avevo crème fraîche, questa volta
ho fatto senza (come potete vedere nella foto), e il sapore, a dire il vero, è risultato ancora più deciso e intenso (sembro il Michele del famoso whisky! :D). Inoltre, non ho tagliato il manzo a straccetti, ma a cubetti, così tanto per cambiare :D .
Nel tempo, conoscendomi, vi accorgerete che nel mio modo di cucinare, pur essendoci delle linee guida, a regnare sono soprattutto il mio umore, il mio gusto e la fantasia :D .

Ingredienti per 4-6 persone: 700g circa di filetto di manzo (pezzo intero), 50g di burro, 1 cucchiaio e mezzo di paprica dolce (o piccante per chi gradisce), 1 cipolla grande, 500g di funghi champignon, 3 cucchiai di olio d'oliva, 125 ml di crème fraîche, succo di 1 limone, prezzemolo, sale e pepe.
Per quanto riguarda gli ingredienti, una precisazione è d'obbligo: non so se la panna acida sia di facile reperimento in Italia, comunque come sostituitivi potete usare tranquillamente panna fresca e aumentare l'acidità del piatto aggiungendo il succo di un altro limone, oppure il formaggio Philadelphia al naturale, che ha un sapore molto simile alla crème fraîche.
Preparazione
Tagliare il filetto in fettine dello spessore di circa 1 cm, poi tagliare ogni fetta in striscioline anch'esse di 1 cm di larghezza, ottenendo così degli straccetti. In una padella capiente fare sciogliere il burro, aggiungere la paprica e la cipolla finemente tagliata e far cucinare a fuoco lentissimo fino a che quest'ultima non si ammorbidisca e facendo attenzione a non farla bruciare. A questo punto aggiungere i funghi tagliati a fette e lasciare andare per circa 10 minuti, sempre a fuoco lento. Passato il tempo, mettere i funghi da parte in una pirofila e tenere in caldo. Nella stessa padella aggiungere l'olio e farlo andare per un paio di minuti a fuoco vivace fino a che non sia davvero caldo, dopodichè aggiungere gli straccetti di manzo e farli rosolare velocemente per 5 minuti circa, aggiustando di sale e pepe. Quando saranno dorati, toglierli dalla padella e metterli da parte, al caldo. Sempre nella stessa padella aggiungere i funghi, messi da parte in precedenza, e la panna acida e lasciare andare il tutto, sempre a fuoco vivace, fino a che la panna non sia densa e cremosa. A questo punto rimettere la carne dentro, mescolare e amalgamare il tutto a fuoco lento ancora per un paio di minuti, non di più. La ragione di queste cotture separate e brevi (prima i funghi e poi la carne) sta nel fatto che il manzo non deve stufare e quindi seccarsi, ma rimanere tenero e succulento. Spegnere il fuoco e aggiungere il succo del limone e una manciata di prezzemolo finemente tritato. Servire caldo.

gnammi gnammi a tutti :P

Comments

Anonymous said…
molto carino l'inframezzo 'pane e tulipani', difficile abituarsi ad abitudini alimentari diverse. E questo filetto è molto molto goloso. Magari quandi farà meno caldo lo proverò, per la gioia di mio marito :-)
fabdo said…
Ciao Francesca,
sì ti assicuro che lo è! E' vero, quando ho postato, non ho pensato che ora in Italia fosse già così caldo! Qui siamo sui 15°-20°! Comunque ti assicuro che la ricetta non è così "pesante" come si potrebbe pensare. La presenza del limone, taglia davvero il sapore e rende il tutto molto fresco. Se poi lo proponi come piatto unico, il gioco è fatto!

Provare per credere!
cuochetta said…
Che bello il tuo blog!
e mi sa che siamo mamme di due pargole quasi coetanee! la mia Chiara è nata il 16/12/2005 ... e la tua?

Ti linko subitissimo!!!

Baci