Mi vien da sorridere se ripenso a quante "pene" mi sono sottoposta per persone che oggi vedo con tutt'altri occhi. Oggi è tutto fuori proporzione, fuori quadratura. Per tanto, tantissimo tempo non lo è stato.
Com'è possibile? Eppure sono io, ero io. Perchè non riuscivo a vedere le cose per come le vedo oggi? Quelle persone anche se mi sembrano le stesse, sono cambiate. Anche io lo sono. Il mio punto di vista è un altro, le mie prospettive sono altre, altri sentimenti, altri pensieri. Eppure sono sempre io. E' come se mi fossi mossa stando ferma.
Com'è possibile? Eppure sono io, ero io. Perchè non riuscivo a vedere le cose per come le vedo oggi? Quelle persone anche se mi sembrano le stesse, sono cambiate. Anche io lo sono. Il mio punto di vista è un altro, le mie prospettive sono altre, altri sentimenti, altri pensieri. Eppure sono sempre io. E' come se mi fossi mossa stando ferma.
Più di duemila anni fa Eraclito diceva: panta rei os potamòs, tutto scorre come un fiume, tutto cambia.
Ogni nostro istante non è mai uguale all’altro e noi non siamo mai gli stessi da un istante all’altro, da un tempo all’altro, che lo si voglia o no. Tutti gli eventi sono continuamente mutevoli, come il paesaggio che ci corre via veloce da un finestrino di un treno e del quale ben poco riusciamo a trattenere.
In un preciso momento, confrontata con una persona del passato, la mia dapprima incredulità ha lasciato il posto a questa precisa sensazione di moto immobile insieme alla consapevolezza che per quanto grande sia quello che noi chiamiamo memoria, essa non è mai capace di trattenere fermare per un attimo il nostro continuo divenire.
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