certe volte mi supero. Love it!

la diplomazia non è il mio forte, anche se negli anni il mio carattere impulsivo si è calmato di parecchio.
Resta il fatto che davanti a vagonate di ipocrisia ostentata per giunta con arroganza, non riesco proprio a trattenermi. Parto per la tangente e si scansi chi può.
Nel lavoro non faccio eccezione. 
Dall'altro ieri ho una diatriba epistolare con un'azienda americana con la quale collaboriamo, nella persona del vice presidente Global Customer Retention and Renewal Sales (tutta fuffa).
La signora, pensava che ostentando i suoi titoli vattelappesca mi sarei intimorita. Era evidente che ignorava con chi aveva a che fare.
E' bello vedere come il tono sprezzante e saccente della sua prima e-mail, si stia trasformando in qualcosa di moooolto più docile, a mano a mano che si becca le mie risposte educatissime ma al vetriolo. L'affondo su fatti concreti e lì, a parte slalom improbabili e arrampicamenti sugli specchi che appartengono a questo tipo di gentaglia, non può farci nulla. I fatti parlano chiaro e solo la loro ipocrisia e mancanza di etica professionale può travisarli. La signora, però, ha dovuto ritirare le unghie su parecchi fronti, perchè le mie erano più lunghe.
Non mi illudo che io riesca a cambiare le loro pratiche commerciali scandalose, ci sono troppi interessi in ballo per loro, e la nostra azienda non è un gigante. Ma vuoi mettere la soddisfazione di dirle in faccia e senza giri di parole quello che penso di loro?! Negli anni abbiamo ingoiato fin troppi rospi e sostenuto sostanziali perdite, per questi cow-boys della vendita. La misura è stracolma.
Rileggo le mie e-mail e le sue e non posso fare a meno di autocompiacermi per quello che scrivo e come lo scrivo. Sì, mi sono superata e sono orgogliosa di me. I'm loving it!

Comments

SugarMama said…
e quando ce vò, ce vò!