intouchables

ieri nel pomeriggio siamo andati a trovare i miei suoceri che abitano ad Alkmaar, una città ad una cinquantina di km da qui. Cogliendo l'occasione dei nonnisitter, ho invitato mio marito ad un matinée al cinema per vedere Intouchables (in Italia è uscito col titolo orribilmente inappropriato Quasi amici), un film che eravamo destinati a vedere insieme giovedì scorso, ma che per sfortuna, lui si è perso.
Ma andiamo per ordine.
E' da un pò di tempo che mi lamento con Ronald che la nostra vita sociale/culturale langue. Nostra figlia ha sei anni ormai e mi sembra arrivato il momento di goderci un pò di tempo come coppia, ché non siamo solo mamma e papà di. La nostra cittadina, purtroppo, non aiuta in questo senso visto che, al di fuori di qualche caffè e una cinesala improvvisata, non è che offra granché sul fronte intrattenimento. Bisogna quindi spostarsi, come minimo, una ventina di km per arrivare in una città più viva e frizzante da questo punto di vista.
Quando ero in Italia, io e un paio di amici andavamo al cinema almeno una volta alla settimana. L'ultimo spettacolo era praticamente un appuntamento fisso. Vedevamo di tutto, dal cinema d'essay ai blockbusters, ciofeche incluse. Il film era quasi sempre il pretesto per uscire e stare insieme e gli aneddoti annessi non si contano. Come quella volta che, dopo aver girato tutti i cinema della città, l'unica opzione rimasta era vedere il film Beethoven, il cane, per intenderci. Nonostante non fosse il massimo, decidiamo lo stesso di andare. All'entrata la cassiera ci chiede 5.000 lire anzicchè le solite 10.000 e nessuno di noi, furbescamente, dice nulla. Una volta entrati, uno chiede all'altro quanto aveva pagato e alla risposta praticamente unanime siamo scoppiati a ridere, intanto perchè la signora, secondo noi, si era confusa e poi perchè nessuno aveva osato fiatare. Entriamo in sala. Vuota. Dopo alcuni trailers, iniziano i titoli di testa del film, ma noi credevamo fosse un altro trailer. Non lo era, si trattava di un film cinese, sottotitolato, del quale non ricordo nè il nome nè la trama. Il mistero del prezzo ridotto era svelato. Fra una risata e l'altra per la fregatura, siamo rimasti lo stesso a vederlo fino alla fine.
Io adoro soprattutto andare al cinema. Mi piace il suo aspetto corale, l'abbraccio dell'oscurità, le immagini che ti fanno quasi da portale in un altro mondo e i suoni che ti vibrano dentro, è tutta un altra dimensione rispetto alla tivù. Da quando sono qui se ci sono andata una ventina di volte in tutto è pure troppo. Se penso che Amsterdam è ad una settantina di km, non abbiamo davvero molte scuse per fare una vita un pò più mondana. Lì non c'è che l'imbarazzo della scelta fra teatri, concerti, cinema e quant'altro. E un pò più vicino abbiamo Alkmaar, Zaanstad e Hoorn. Non sono a due passi, ma in quanto ad offerta non possiamo certo lamentarci.
Quindi ho detto a mio marito che bisognava cambiare musica e per cominciare giovedì saremmo andati insieme al cinema di Hoorn per vedere un film di cui avevo sentito parlare molto bene: Intouchables, appunto.
Il caso ha voluto che la mia vicina, Gudule, mercoledì sera mi manda un messaggio chiedendomi: - ti andrebbe di andare al cinema domani sera a vedere Intouchables, ho un biglietto in più ché mio marito ha avuto un impegno dell'ultim'ora. Io le ho risposto che poteva unirsi a noi visto che ci andavamo. Immediatamente dopo vado sul sito del cinema per acquistare i biglietti e con mio enorme disappunto tutto era esaurito. Noooo, roba da non crederci. E che du bols.
Ne parlo con Ronald e lui mi dice di andarci insieme a Gudule e annullare la baby sitter che avevo chiamato, ché lui sarebbe rimasto a casa. Detto fatto. Contenta da una lato di poter andare a vedere finalmente questo film, ma dall'altro dispiaciuta perchè era soprattutto con mio marito che volevo andarci.
La faccio breve, il film non ha per niente disatteso le aspettattive. A maggior ragione mi rimaneva il cruccio per Ronald che non aveva potuto vederlo.
Chiudo l'antefatto con l'incipit del post: ci siamo rifatti questo pomeriggio. Come mi aspettavo, anche a lui è piaciuto moltissimo.
Entrambi, nella storia commovente del protagonista Philippe, abbiamo rivisto un pò del nostro amico Ben.
Il film, sapientemente diretto da Eric Toledano e Olivier Nakache, prende spunto da una vicenda realmente accaduta, come viene confermato poco prima dei titoli di coda, e che ha il suo punto di forza nell'interpretazione magistrale dei due protagonisti François Cluzet e Omar Sy, qui rispettivamente nei panni di Philippe, miliardario tetraplegico bloccato dal collo in giù, che ha bisogno di assistenza continua, e di Driss, un mezzo farabutto un pò galantuomo, che assume un ruolo a metà strada tra il badante e il life coach, diventando il suo "diavolo custode" (dal titolo dell'omonimo libro autobiografico "Le second souffle suivi du Diable gardien" di Philippe Pozzo di Borgo da cui il film è tratto).
E' la storia della toccante amicizia fra due uomini a priori opposti in tutto. Presi singolarmente sono incompleti, ma messi insieme diventano una forza intoccabile. Un film magico, intelligente, profondo, non scontato, commovente e leggero allo stesso tempo, incorniciato dalle splendide musiche originali di Ludovico Einaudi e uno straordinario mélange di funk e musica classica e jazz. Vero cibo per l'anima.
Quello che me lo ha reso ancora più prezioso è il fatto di aver potuto condividere le stesse emozioni con chi amo, riso e pianto insieme a lui. Essere sulla stessa onda non è cosa scontata, per lo meno non lo è con l'unno di mio marito. Su certe cose però so che lo siamo. Intouchables anche noi, in un certo senso.

Comments

SugarMama said…
Un pò ti invidio sis! Anche io ho una voglia di andare al cinema a vedere qualcosa, qualunque, che non sia targato Disney/Pixar!

Ps. Ti sei scordata di quella volta che per disperazione andammo a vederci "Babe, un maialino coraggioso"...e rimanemmo felicemente sorprese!
fabdo said…
ma che invidi, tu hai una megasala a quattro passi!!! Datti 'na mossa ragazza! :D
Sììì ahahahhahaha "no, rien de rien, no je ne regrette rien..."