lui in momenti di estrema difficoltà emotiva salpa a vele spiegate nel suo mare.
E' solo e stanco. Stanco di confrontarsi con il suo passato, ingombrante e più presente di quanto lui non voglia.
Stanco della sua vita, di quello che contiene e molto di più di quello che non ha. E' stanco e deluso di sè.
Gli resta solo il suo mare, il suo vecchio e fidato mare. Quello non lo delude mai. Gli sa dare da sempre quello di cui ha bisogno, lo accoglie e lo coccola sedandogli i pensieri e le pene.
E' un mare tossico, però, e rischia di affogarci dentro. E' solo una questione di tempo e lui lo sa.
Ma la paura di vivere è forse più grande di quella di morire e questo gli dà il coraggio di salpare ogni volta.
Quello che non sa, è che non è solo come crede e i suoi S.O.S., seppur deboli, sono stati captati da altri soccorritori.
Saranno forti abbastanza per tirarlo fuori da lì? Non lo so, ma lo spero.
Credo nella forza dell'amicizia e della speranza di cui è foriera. Per lui è un nuovo mare da salpare e la rotta la si può decidere insieme. Forse.
Je bent wie je bent, Ben.
Comments
Benvenuta nel fabmondo, mara!
A risentirci.
Il mare è l'immagine dell'inafferrabile fantasma della vita.
-Herman Melville-
Un abbraccio forte forte!