incontro conoscitivo fra candidati e team bariatrico

all'incontro conoscitivo fra candidati e team bariatrico, c'erano, come mi era stato anticipato venerdì scorso dalla sig.ra van Meel, il chirurgo Arnold van de Laar e una dietista, la sig.ra Jacqueline den Otter. Le due PA  sig.re Dollè e van Meel invece non c'erano.
Una piacevole sorpresa è stata la presenza di una paziente operata 5 mesi fa di Gastric Bypass, che ci ha parlato della sua esperienza dal pre-operatorio (quando pesava 144kg) ad oggi (che ne ha persi 40 di kg!). Aspetto lodevole è che il suo caso non era stato scelto, come si potrebbe facilmente presumere, fra quelli impeccabili da manuale: la signora aveva anche avuto delle complicazioni post-operatorie, nella fattispecie stenosi, poi risoltasi senza re-intervento.
In sala eravamo una quarantina di persone. Quello che mi ha colpito era l'età media molto alta. C'erano anche un paio di ragazze giovanissime sui 18 anni, credo, che un pò l'abbassavano quella media, il resto erano in maggioranza donne ultracinquantenni.
Be' è andato tutto come mi aspettavo, nessuna novità rilevante rispetto a quello che già so. 
Presentazione power point prima del team (16 persone fra chirurghi, internisti, dietisti, psicologi e fisioterapisti), poi della malattia dell'obesità, dei vari tipi d'interventi bariatrici e dei rischi, benefici e aspettative ad essi connessi. Infine, ma non meno importante, il problema relativo alla pelle in eccesso, per effetto del forte dimagrimento, che per molti pazienti (specialmente quelli super obesi, con bmi>50), si presenterà. 
Il chirurgo ci ha avvertito che molte compagnie assicurative non coprono gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva post bariatria o lo fanno solo parzialmente. Questo varia da compagnia a compagnia, quindi avremmo fatto bene ad informarci per tempo con le nostre. Nel bilancio, comunque, proprio per evitare spiacevoli sorprese, dobbiamo metterci dentro anche questa eventualità.
Personalmente ho apprezzato la particolare attenzione posta dal dr. van de Laar, oltre che a tutti gli eventuali rischi operatori e post-operatori, all'impatto pesante che l'intervento ha anche a livello psicologico: "Dobbiamo parlare con i nostri familiari e amici e renderli partecipi del percorso che stiamo facendo.  Cercare contatto, attraverso forum e siti specializzati, con persone che hanno già subìto un intervento bariatrico per avere un'idea più completa. Ci serve, insomma, una rete di supporto sulla quale poter contare nei momenti difficili che ci sono già per via della decisione da prendere e che ci saranno dopo l'operazione per tutti i cambiamenti a cui andremo incontro"(n.d.D. parole sante!).
E' stata anche posta giustamente enfasi sull'importanza del follow up che implica, va da sè, la nostra attiva collaborazione. Saremo controllati periodicamente, e per tutto il resto della nostra vita dal team, proprio per garantirci che tutto proceda come deve, intervenendo in maniera tempestiva, se dovesse rendersi necessario. 
Queste le linee guida generali che verranno poi personalizzate su misura per ogni singolo paziente.
Alla fine dei loro interventi i nostri due ospiti, ci hanno dato la parola. Io ho posto le mie domande direttamente al chirurgo che così mi ha risposto:
1. quando viene deciso il tipo di operazione che verrà fatta? La domanda aveva una ragione d'essere perchè, nonostante io fossi appena all'inizio dello screening, su tutte le richieste di analisi c'era già scritto GB, il che mi sembrava troppo precoce. Lui mi ha detto che è scritto solo a titolo indicativo e che la decisione sul tipo di operazione da fare, viene presa solo al termine dello screening.   
2. chi lo decide? La decisione la prenderò insieme a lui che è il mio chirurgo.
3. eseguite la Sleeve come operazione a sè stante? Sì.
4. se dopo i 5 anni la Sleeve non dovesse dare buoni risultati, quali sono le possibili correzioni? Qui è stato molto resoluto, dicendomi che in linea di principio loro preferiscono operare una volta e bene. Ecco perchè è importante scegliere con cura il tipo di operazione. La Sleeve non è sicuramente la loro prima scelta, in genere la praticano sui pazienti più anziani. Poi mi ha anche detto, come già sapevo, dei maggiori e consistenti problemi di reflusso che crea e che comunque avremmo discusso insieme più approfonditamente durante la visita fissata con lui. 
5. dalla visita con il chirurgo, quanto tempo passa prima di essere operati? Circa 6 settimane.

Dopo i momenti veramente difficili dell'ultima settimana, finalmente tiro un sospiro di sollievo. La mia testa è sicuramente più leggera. Ora tocca a tutto il resto.

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