Ben


da quel terribile incidente che ti ha danneggiato gravemente il cervello, ne hai fatta di strada. Quando otto mesi fa ti vedemmo in coma, sia io che Ronald pensammo al peggio. Ci sorprendesti quando dopo un mese, ti vedemmo sveglio. Non sapevamo cosa aspettarci e tu, nonostante non parlassi, ci hai riconosciuto e fatto parlare i tuoi occhi per dirci che eri felice di vederci.
Dall'ultima volta che ti ho visto hai fatto enormi progressi. Non avrei mai immaginato di rivederti sorridere, muovere e parlare così come ti ho visto fare ieri. Hai persino disegnato per noi.
Sedia a rotelle a parte, sembra che tutto sia come prima. E a sprazzi lo è. Poi prende il sopravvento la confusione, e quella testa danneggiata va in corto circuito mischiando i ricordi, rendendoti tutto più difficile. Però, che gioia vederti sorridere e felice al punto di commuoverti quando ci hai visto. 
Era una tragedia annunciata la tua, purtroppo. Ora la tua rabbia non c'è più, nè la perenne lotta con te stesso. Ma hai pagato un prezzo altissimo per questa "serenità". Ci sei, ma anche no e, nonostante il garbuglio che hai in testa, te ne rendi anche conto. 
E' triste e ingiusto. Conoscendo la tua indole, non posso fare a meno di pensare cosa fosse stato meglio per te: il tuo rabbioso e autodistruttivo mal di vivere che ti ha portato a questo stato semicosciente di parziale presenza o morire. Io, egoisticamente, sono felice che tu ci sia ancora. I tuoi occhi mi sembrano gli stessi quando mi guardi, salvo poi allontanarsi in posti lontani, lontanissimi.
Anche se discontinui, la tua gioia, la tua commozione, persino il tuo humor quelli c'erano e ce li hai fatti sentire. Quando ti ho detto che mi dispiaceva molto essere così lontana e per questo poterti visitare solo di tanto in tanto, tu mi hai detto stringendomi la mano: "così è più emozionante". Tu sei emozionante, Ben.
Le tue parole, la tua mano, le tue carezze, il tuo sorriso, le tue lacrime, mi porto tutto nel cuore amico mio. E sono certa che anche noi siamo nel tuo.
Spero solo che ora per te questa vita possa essere abbastanza.

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